top of page

Il workshop discute il piano di emergenza sanitaria per le inondazioni, discutendo miti, prove e strategie SUS

  • Foto do escritor: Abner Willian Quintino de Freitas
    Abner Willian Quintino de Freitas
  • 16 de jul.
  • 2 min de leitura

Sabato 12 luglio 2025, la Scuola Hopeful ha organizzato un workshop innovativo dedicato alla costruzione di piani di contingenza sanitaria per le inondazioni. L'evento, tenutosi nell’aula 623 dell’Edificio 1, ha riunito professionisti della salute, studenti e amministratori pubblici per riflettere sul ruolo del Sistema Sanitario Unificato (SUS) brasiliano nei contesti di disastro — con particolare attenzione alle inondazioni che hanno colpito il Rio Grande do Sul nel maggio 2024.


ree

Il programma ha combinato basi storiche, evidenze scientifiche ed esercizi pratici di prototipazione. La mattinata si è aperta con una riflessione provocatoria sui miti del diluvio nelle tradizioni antiche, attraverso l’analisi di Frazer (1918) e la presenza di narrazioni simili in diverse culture, intese come simboli di distruzione e rinascita. L’obiettivo era quello di risvegliare la memoria collettiva per promuovere una consapevolezza contemporanea sugli impatti dei disastri naturali.


Successivamente, i partecipanti hanno approfondito i concetti base sui disastri, partendo dalle definizioni dell’OPAS/PAHO, UNDRR, CRED e dalla Classificazione Brasiliana dei Disastri (COBRADE). Sono stati anche analizzati i dati epidemiologici relativi al carico di malattia provocato dai disastri in Brasile tra il 2013 e il 2021, con particolare attenzione agli effetti sulla salute pubblica, come traumi, focolai di malattie infettive, sofferenza mentale e il collasso dei servizi sanitari e igienico-sanitari.


ree

Il cuore del workshop è stato l’analisi del Piano di Contingenza per Emergenze Sanitarie Pubbliche causate da Inondazioni (Ministero della Salute, 2024), che include livelli di risposta, strumenti come il sistema SIME e l’importanza della preparazione con scorte strategiche e liste di professionisti formati.


Nella fase finale, i partecipanti sono stati invitati a prototipare i propri piani di contingenza, articolati su tre assi: gestione, sorveglianza ed assistenza clinica. L’attività è stata arricchita da un approfondimento sulla resilienza del SUS di fronte agli eventi estremi, utilizzando l’“Hospital Safety Index” dell’OPAS/OMS e i concetti dei sistemi complessi resilienti (Woods, 2018).

Più che un’attività formativa, il workshop è stato un invito all’azione, alla prevenzione e al rafforzamento del SUS come infrastruttura critica nella risposta ai disastri.
ree

 
 
 
bottom of page